Minacce per posizioni pro-Israele: cosa succede a Roberto Sergio
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Direttore: Alessandro Plateroti

Minacce per posizioni pro-Israele: cosa succede all’ad Roberto Sergio

Roberto Sergio

Il Viminale ha assegnato la scorta a Roberto Sergio, preso di mira per un comunicato su Israele letto a Domenica In.

L’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, è stato posto sotto scorta dal Ministero dell’Interno a seguito di minacce ricevute per le sue dichiarazioni pubbliche a favore di Israele. La decisione arriva in un clima di tensione scaturito da un comunicato letto in diretta a Domenica In, da Mara Venier, che ha suscitato reazioni contrastanti.

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Le dichiarazioni pro-Israele di Roberto Sergio

Durante l’ultima puntata di “Domenica In”, Mara Venier ha letto un comunicato inviato da Roberto Sergio, in cui esprimeva solidarietà al popolo di Israele, in risposta alle parole di Ghali a Sanremo, che aveva parlato di “stop al genocidio” in riferimento agli eventi a Gaza. Parole che hanno innescato una serie di proteste di fronte alle sedi Rai, alcune delle quali hanno portato a scontri con le forze dell’ordine.

A Domenica In, il cantante ha dichiarato: “Stiamo vivendo un momento in cui le persone sentono che vanno a perdere qualcosa se dicono viva la pace. Così, dopo questa affermazione, la conduttrice ha letto il comunicato dell’ad della Rai, che citava: “Ogni giorno i nostri telegiornali e i nostri programmi raccontano e continueranno a farlo, la tragedia degli ostaggi nelle mani di Hamas oltre a ricordare la strage dei bambini, donne e uomini del 7 ottobre. La mia solidarietà al popolo di Israele e alla Comunità Ebraica è sentita e convinta“.

La misura di protezione del Viminale

Dopo le tensioni scaturite da queste dichiarazioni, contro Roberto Sergio si sono scagliate diverse minacce e insulti, anche nei confronti della sua famiglia. Per proteggere l’amministratore delegato, il Viminale ha deciso di intervenire tempestivamente con una scorta per tutelarlo quanto più possibile.

Il livello di protezione assegnato a Sergio è il più basso in termini di tutela personale, ma la mossa riflette la gravità delle minacce ricevute. La situazione ha anche generato frizioni interne alla Rai, con la presidente Marinella Soldi che ha espresso disappunto per la mancanza di condivisione nella gestione di un argomento così delicato.

Nel frattempo, l’ambasciatore israeliano in Italia, Alon Bar, ha accolto con favore la dichiarazione di Roberto Sergio, definendola “un’importante espressione di solidarietà”. Dalla sua parte anche Maurizio Gasparri, che dichiara: Sergio ha fatto bene a emettere quella nota. Anzi, avrebbe dovuto fare ancora di più visto lo squilibrio dei giudizi espressi durante Sanremo nel silenzio di Amadeus, che forse o non conosce i fatti o condivide le condanne unilaterali che dimenticano l’altra faccia della storia”.

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ultimo aggiornamento: 14 Febbraio 2024 16:16

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